Toggle navigation
Home
Bio
Portfolio
Eventi
Contatti
Italiano
English
Portfolio
Sono volgare quanto basta
La nube rosea di te stessa
Come il sole del passato
Ai margini di questa carne
Trasognata illudo il mio passato
Ho le stelle in grembo
Ci teneva insieme assorti
La superficialità mi inquieta ma il profondo mi uccide
Era fermo per me
A volte devo raccogliermi da sola
Pareva senza asprezza
Lalenta tua malinconia si perde
Gravido di luce
Doloroso e opulento
Estatica e verde era la noia
Ha la mia vita intorno a sé colori
Su piume leggere
E incanta di sé la luce
Con i suoi occhi leggeri
Ancor più bella
Tutto è niente
Più vuoto del vuoto
Sento il freddo della vita
Il suo odore dolciastro
Ma così è la vita
Un allegria media
i miei vizi con i suoi occhi leggeri
Tutte queste tue bellezze
L’estraneo cielo azzurro
Una fiamma al vento
Il cielo grigio in fondo…
Ha gli occhi inquieti
Lieve come una cosa che comincia
Tutto ciò che esiste
Senza nulla di più di ciò che un sorriso
La luce di cui ardo è la mia
Nel corpo rotto la malinconia
Mi nasconda la notte
In me, l’intensità delle sensazioni…
A intervalli una lucciola…
Quella malizia incerta
I suoi occhi grandi sono tristi
Se io fossi un altro
Leggermente fredda
Scorri leggera
Un caos di cosa nessuna
Le cose minime
Qualunque cosa voglia
Una bianchezza elettrica immobile
Il cielo dietro di lei ha l’azzurro chiaro di un tessuto